A settembre 2022 ha avuto inizio nella cittadina tedesca di Aschaffenburg il progetto europeo DIALOG CITY, che promuove una trasformazione digitale socialmente inclusiva e sostenibile sia dal punto di vista ambientale che economico.
Il progetto è co-finanziato dal programma Creative Europe e si concluderà alla fine del 2025.
La Città di Aschaffenburg coordina il progetto che coinvolge insieme a C.IA.C altri sei partner europei: CulturePolis (GR), Stadtmuseum Graz (AT), Fondazione Cirko Vertigo (IT), Quatorze (FR), Centro formazione Professionale Cebano Monregalese (IT).
L’obiettivo principale di Dialog City è quello di creare un ambiente digitale urbano inclusivo e sostenibile.
Il progetto ha anche lo scopo di creare un Archivio Digitale cittadino dove raccogliere il patrimonio storico-culturale delle città europee, rendendo la cultura accessibile a tutti.
Verrà inoltre sviluppato un programma innovativo con l’intervento di facilitatori artistici sulla Future Literacy, cioè la capacità delle persone di immaginare il loro futuro e del contributo che i cittadini possono offrire nello sviluppo delle loro città.
Per fare ciò, abbiamo chiesto ad un gruppo eterogeneo di artisti locali, rappresentanti la popolazione piemontese, di raccontarci il loro rapporto con il digitale, come questa trasformazione ha influenzato il loro lavoro e di come, attraverso la loro arte, possano aiutare i cittadini ad immaginare il loro futuro.
Ecco cosa ci hanno detto:
“Per me trasformazione digitale è agevolare e rendere accessibile l’utilizzo delle nuove tecnologie digitali alla popolazione. Queste tecnologie dovrebbero mirare a migliorare i servizi e la comunicazione con le istituzioni e tra le persone, sia nel pubblico che nel privato.”
“Una Smart City la definirei come una città in cui coesistano sia attività concrete, reali che attività virtuali e digitali, perché non potrà mai esistere un mondo totalmente virtuale. Sarebbe utopico.”
“Quello su cui punterei io è l’accrescimento dell’immaginario; abituare il cittadino alla visione di prodotti audiovisivi per creare un immaginario artistico e visivo, in modo che ognuno possa diventare indipendente nella costruzione del proprio immaginario”
“Per me una Smart City è una città accessibile a tutti che non crei barriere ma unisca.”
“La conoscenza e la consapevolezza sono indispensabili per superare questa diffidenza che si può avere verso il digitale, e queste si acquisiscono solo frequentando questo mondo.”
A partire da luglio 2023, si terranno degli Hybrid Festival a Mondovì, Graz, Aschaffenburg e Montreuil, che saranno delle vere e proprie piattaforme culturali fisiche e digitali rivolte proprio ai cittadini; un programma di residenza Art for Public inviterà artisti a sviluppare idee su interventi urbani legati a temi locali e globali, importanti per la rispettiva comunità urbana.
Ad aprire questa serie di Hybrid Festival ci sarà proprio la città di Mondovì che ospiterà l’evento dal 22 al 24 luglio 2023.